E se la colpa fosse del lettore?

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    Cavaliere della domenica

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    È anche vero che si finisce per addossare un po’ sempre la responsabilità delle mancate vendite, del successo perseguito ma non raggiunto ad editori, librai, distributori.
    [...] E i lettori? Per quanto male indirizzati, subissati di proposte, costretti loro malgrado all’acquisto del best seller, forse una minima parte di colpa ce l’hanno, anche quando si lamentano. Chiariamo subito una cosa. La mia è una provocazione. Senza lettori non ci sono autori. Lungi da me inimicarmeli. Però resta il fatto che in Italia si legge, poco, pochissimo e una grossa fetta dei lettori ‘forti’ (quelli che scelgono, comprano, leggono e discutono) in qualche modo fa parte degli ‘addetti ai lavori’. Troppi autori per pochi lettori.
    [...]
    Diciamo che in Italia il pubblico dei lettori si divide in due. I lettori forti (di cui parlavamo prima) che hanno il loro gusto e rappresentano lo zoccolo duro. Per loro l’editoria non ha molti riguardi li considera già acquisiti e anche questo è un errore. Poi c’è la gran massa dei possibili acquirenti che comprano pochi libri all’anno, un po’ per fare regali, un po’ perché sentono di dover ‘essere di tendenza’ acquistando quello che viene più strombazzato e che (per forza!) deve essere il meglio sulla piazza. Questo è il lettore (non-lettore in verità) cui il marketing editoriale riserva maggiori attenzione.
    [...]
    La massa di questo tipo di clienti è sempre enorme. Comprano un oggetto non un libro. Di questa categoria, scusatemi, ma non so che farmene.

    Da questo estratto Nebu ci invita a una riflessione, sul ruolo del lettore/acquirente nel corso dell'editoria italiana.
    Voi cosa ne pensate?
    Ne parliamo qui: http://lavitaaltrove.forumcommunity.net/?t=42200663
     
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0 replies since 6/12/2010, 11:13   55 views
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